La Pesca del Rombo

Abbiamo ricordato come il rombo sia un pesce piatto che prediliga i fondali sabbiosi e dotato di grande voracità: due caratteristiche ben sfruttate dai pescatori a proprio vantaggio.

Fra le esche dalla miglior resa nella cattura del rombo troviamo, infatti, i pesciolini vivi, senza però dimenticare i molluschi e i crostacei, tutti ottimi nell'attrarre l'animale facendo leva su suo appetito e sull'istinto di cacciatore che gli vieta di lasciarsi sfuggire potenziali prede in movimento da davanti ai suoi occhi.

I rombi vivono poi in fondali a profondità molto variabili, da un paio di metri fino a 400, pertanto vi sono diverse tecniche di pesca a seconda della specie e delle preferenze del pescatore.

Uno dei metodi più interessanti per raggiungere i rombi prevede l'uso della canna da lancio a fondo la quale consente anche di sollevare la sabbia, muovendo il piombo sul fondale, in modo da catturare l'attenzione del rombo. Una volta che il pesce abbia abboccato non bisogna dimenticare che si tratta di un lottatore indomito, con il quale occorre una forte presa per portarlo a casa, oltre ad un'adeguata attrezzatura da pesca molto resistente. 

Il surf casting è una tecnica che consente al pescatore di restare sulla spiaggia lanciando l'esca con una canna da pesca dall'ampia gittata beneficiando delle maree che smuovono i fondali in cui si trovano i rombi sempre all'erta quando vedono possibili prede in movimento. 

I rombi vengono pescati in grandi quantità anche con la pesca professionale che utilizza le reti a strascico e da posta. Ricordiamo, infine, che non mancano nemmeno allevamenti di questi pesci piatti (in particolare dei rombi giganti) che sono assai ricercati dai consumatori e dai grandi chef.